CNCA – Esecutivo allargato Spello 2021
Ambienti e conversazioni. Mappe dal basso per lo sviluppo del network contro le disuguaglianze – Esecutivo allargato del CNCA “Un video per raccontare l’Esecutivo allargato organizzato a a Spello dal 14 al 15 ottobre 2021, intitolato “Ambienti e conversazioni. Mappe dal basso per lo sviluppo del network contro le disuguaglianze”. Prendono la parola: Riccardo de Facci, Alessia Pesci, Massimo Costantini, Carlo Cellamare, Lavinia Hanay Raja, Djarah Akhan, Francesca Perani, Maddalena Vantaggi. Programma dell’evento
ORTI URBANI CONDIVISI
SECONDO AVVISO: PROROGA SCADENZA DOMANDE AL 25 SETTEMBRE 2021 La Comunità La Tenda Cooperativa Sociale, in collaborazione con i diversi Partner del progetto Parco Diffuso – patrimonio pubblico per forme di socialità attiva inserito nel Programma di Sviluppo Urbano Sostenibile del Comune di Foligno, “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del POR FSE – Umbria 2014-2020 ha realizzato, all’interno dell’ORTO-PARCO, sito nel comune di Foligno in via Sportella Marini, località Capannaccio, un’azione denominata “Orti-Condivisi” che prevede la cogestione di una serie di piccoli orti da effettuare insieme agli abitanti del quartiere di Sportella Marini, finalizzata alla coltivazione orticola domestica con modalità gestionali e di fruizione tali da favorirne un utilizzo a carattere ricreativo, ludico, didattico, per lo svago, la socializzazione, l’aggregazione, la promozione di sani stili di vita e di relazioni interpersonali e intergenerazionali positive e solidali. Si allegano i seguenti documenti: Avviso pubblico, Domanda di assegnazione, Regolamento per la gestione degli orti urbani condivisi [pdf-embedder url=”https://www.comunitalatenda.com/wp-content/uploads/2021/09/AVVISO-PUBBLICO-ORTI-URBANI-CONDIVISI.pdf” title=”AVVISO PUBBLICO ORTI URBANI CONDIVISI”] [pdf-embedder url=”https://www.comunitalatenda.com/wp-content/uploads/2021/09/DOMANDA-ORTI-URBANI-CONDIVISI.pdf” title=”DOMANDA ORTI URBANI CONDIVISI”] [pdf-embedder url=”https://www.comunitalatenda.com/wp-content/uploads/2021/09/REGOLAMENTO-ORTI-URBANI-CONDIVISI.pdf” title=”REGOLAMENTO ORTI URBANI CONDIVISI”]
Progetto EAER – European Action for Employment in Recovery
La Comunità La Tenda Cooperativa Sociale, realtà consolidata del territorio folignate nei servizi alla persona, in particolare di alcune aree dello svantaggio tra cui le dipendenze, i minori, le famiglie in difficoltà, i giovani e il reinserimento socio-lavorativo, ha aderito nel settembre 2018 ad una partnership transnazionale per la realizzazione di un progetto per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche in materia di formazione professionale e d’inserimento al lavoro di persone con problematiche correlate alle dipendenze. Nel progetto, denominato EAER – European Action for Employment in Recovery (Azione Europea per l’Inserimento Lavorativo in Riabilitazione), sono coinvolte altre 3 organizzazioni di altrettanti Paesi UE: lo Scottish Drugs Forum (UK), ONG capofila del partenariato, la Dutch Foundation of Innovation in Welfare 2 Work (Olanda) e l’Agência Piaget para o Desenvolvimiento (Portogallo). Per la Comunità La Tenda si tratta della prima esperienza professionale di collaborazione transnazionale, alla quale ha aderito con l’entusiasmo dell’approccio alla novità, con la consapevolezza di avere un know-how rilevante ed esportabile in materia di dipendenze e di programmi di reinserimento sociale e lavorativo, ma anche con la voglia di confrontarsi con nuove organizzazioni e con altre metodologie di lavoro. L’approccio al progetto, pur nella difficoltà di superare lingue e “linguaggi” diversi e distanze geografiche e di approccio al problema, è stato agevolato dalla dimensione del lavoro di gruppo, nella quale gli operatori della Cooperativa hanno un fondamento metodologico e una formazione specifica. Nei prossimi mesi la Comunità La Tenda darà risalto al progetto anche a livello locale con l’organizzazione di alcuni incontri formativi e informativi, chiamati EAER Days, aperti al pubblico e agli stakeholders territoriali. Il primo evento sarà collegato all’assemblea nazionale del CNCA, che si svolgerà a Spello nel mese di ottobre e nella quale le organizzazioni italiane aderenti al Coordinamento si confronteranno anche sulle politiche e sulle metodologie di reinserimento al lavoro delle persone svantaggiate. Il progetto è una prima esperienza di confronto e di scambio di esperienze fuori dai confini nazionali, che contribuirà allo sviluppo delle competenze degli operatori impegnati in questo settore e consentirà alla Comunità La Tenda di presentarsi al territorio e agli interlocutori locali con sempre maggiore autorevolezza, efficacia e adeguatezza ai bisogni sociali in continua trasformazione. Per ulteriori informazioni: http://www.eaerproject.eu
PO.LA.RI.S.
Programma SIA+ lotto 3 Progetto PO.LA.RI.S. La Comunità La Tenda Cooperativa Sociale, nel biennio 2018-2019 è stata soggetto promotore del Progetto PO.LA.RI.S. nella Zona Sociale 8, progetto finanziato dal programma regionale “SIApiù – azione Adulti vulnerabili. Avviso pubblico per la presentazione di progetti relativi all’inclusione socio lavorativa – Por Umbria FSE 2014-2020 – Asse 2 Inclusione sociale e lotta alla povertà, investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”. In collaborazione con il Servizio Sociale del Comune di Foligno, quale Comune capofila per la Zona Sociale 8, da ottobre 2018 a luglio 2019 gli operatori della mediazione della Comunità La Tenda hanno effettuato attività di presa in carico, di orientamento e di matching aziendale, tramite attivazione di Tirocini Formativi Extracurriculari con persone appartenenti alle fasce svantaggiate della popolazione, già in carico ad un Servizio Sociale territoriale. L’esito del Progetto, sul piano quantitativo, è stato il seguente: 53 destinatari inviati dai referenti istituzionali della Zona Sociale 8, dei quali: 5 persone hanno rinunciato al progetto prima della presa in carico da parte degli operatori della mediazione della Comunità La Tenda; 48 persone prese in carico dagli operatori della mediazione della Comunità La Tenda ed accompagnate in un percorso di reinserimento socio lavorativo. Delle 48 persone prese in carico dagli operatori della mediazione della Comunità La Tenda: 6 hanno rinunciato al progetto dopo uno o più colloqui di orientamento; 39 hanno svolto un Tirocinio Formativo Extracurriculare (di cui 34 conclusi alla scadenza prevista di 6 mesi, 5 interrotti anticipatamente per problematiche dei tirocinanti; per ulteriori 3 persone non è stato possibile individuare un’azienda disponibile ad ospitare il Tirocinio Formativo Extracurriculare entro i termini progettuali. Dei 34 progetti terminati nei termini previsti, 8 si sono conclusi con l’assunzione del tirocinante presso l’azienda ospitante o in una realtà dello stesso settore produttivo, anche grazie al matching effettuato con grande perizia dagli operatori della mediazione e in assenza di incentivi o opportunità vantaggiose per le aziende interessate all’assunzione.
CEAR Umbria
Il CEAR Umbria, Coordinamento degli Enti Accreditati Regionali dell’Umbria, si è costituito in Associazione il 29 novembre 2017, riunendo sette organizzazioni regionali che gestiscono Comunità terapeutiche accreditate per persone con problemi di dipendenza. L’Associazione nasce dall’esigenza di strutturare un unico interlocutore, in rappresentanza del privato sociale, nei rapporti istituzionali con la Regione Umbria, soprattutto in merito ai regolamenti di settore ed al miglioramento continuo del sistema regionale integrato di intervento in materia di dipendenze. I CEAR sono presenti in quasi tutto il contesto nazionale e afferiscono ad un coordinamento nazionale denominato INTERCEAR, al quale il CEAR Umbria non è ancora formalmente associato. Le organizzazioni che afferiscono al CEAR Umbria sono: – Il CSA di Arezzo, a cui fa capo il CEIS di Città di Castello; – Il CEIS “Don Guerrino Rota” di Spoleto; – Il CAST Onlus di Assisi; – La Comunità Incontro Onlus di Amelia; – La Comunità La Tenda Cooperativa Sociale di Foligno; – La Cooperativa Sociale CIPSS di Narni; – La Cooperativa Sociale Famiglia Nuova di Lodi, a cui fa capo la Comunità di Montebuono di Magione. Il Presidente è Massimo Costantini, il vice presidente Emidio Gubbiotti, il Tesoriere Barbara Romano. [pdf-embedder url=”https://www.comunitalatenda.com/wp-content/uploads/2020/12/pres-CEAR-Umbria.pdf” title=”pres CEAR Umbria”]
Parco Diffuso
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Di cosa ha bisogno La Tenda per vivere il futuro?
Uno spazio aperto di rilessione, discussione, proposte ed esperienze… Con questa lettera il c.d.a della Comunità la Tenda, nel settembre 2009, convoca uno “spazio aperto” (secondo la metodologia dell’open space) di riflessione verso il futuro. All’incontro vengono invitate tutte le persone che dal 1985 , a diverso titolo, (volontari, operatori, amici storici della cooperativa) hanno condiviso la strada percorsa dalla cooperativa. Nella giornata dell’open space, grazie ad uno staff di collaboratori, viene redatto “in tempo reale” un documento che a conclusione della stessa giornata è stato offerto a tutti i partecipanti e che di seguito viene riproposto nella sua versione originale. Questi ultimi anni sono caratterizzati da grandi cambiamenti, che ci interrogano come persone e come società civile, ponendoci di fronte a nuovi bisogni e nuove incertezze. Ciò sembra ancora più evidente guardando “con gli occhi” delle persone più in difficoltà, cui La Tenda dal suo inizio ha deciso di rivolgersi. Se questo comporta sforzo e capacità di rimanere in ascolto dei bisogni che cambiano e delle storie che i nostri amici ci portano è ormai altrettanto chiaro che la stessa Comunità La Tenda necessita di poter cambiare e soprattutto di potersi ripensare alla luce di tutto questo, trovando nuove strade per accogliere i bisogni e le necessità in coerenza con i valori e le scelte che da sempre ci hanno contraddistinto. A questo proposito, dall’inizio del 2009 si è avviato un percorso di riflessione che coinvolge l’intera organizzazione in ogni sua parte, con l’aiuto di Marina Galati che ci sta accompagnando in questo percorso. Ciò ha comportato finora una serie di incontri che hanno successivamente coinvolto i “vari gruppi” che animano La Tenda, dal consiglio di amministrazione, fino alle singole équipes. Sono così potute emergere le “tante anime” che ci contraddistinguono, le diverse culture e le diverse sensibilità, fonte a volte di conflitto, ma al contempo espressione di creatività e potenzialità in assoluto da valorizzare. L’evento del 30 ottobre, rappresenta il momento conclusivo di questa prima parte di percorso e l’occasione privilegiata di raccogliere tutti i contributi, le riflessioni, le idee, in una parola tutto il patrimonio culturale che soggiace “alla Tenda” e che ne anima tanto le idee quanto le scelte. “Di cosa ha bisogno la Tenda per vivere il futuro” è sembrata la domanda più idonea per esprimere tutto questo e la si è voluta rivolgere ad ogni persona che in qualche modo è coinvolta in questo nostro operare: i soci, i volontari, i dipendenti, le persone che mettono la loro professionalità a servizio dei nostri progetti. Partendo da questa domanda si animerà una giornata di “spazio aperto”, dove un susseguirsi di incontri di gruppo, ma anche di scambi informali, di occasioni di ri-incontrarsi e parlare, ci condurranno alla elaborazione “a più mani” di un documento dove possano raccogliersi tutti i contributi, dal più piccolo al più grande, che costituiranno la base “per ripensarsi verso il futuro”. L’incontro si svolgerà a Spello, in località “Cà Rapillo” (strada per Acquatino) presso il centro sociale, il 30 ottobre dalle ore 9,00 fino alle 18,00 (pranzeremo anche insieme). Vista la particolarità ed il significato dell’occasione ed il lavoro intenso che ha permesso di pensarla e prepararla, può comprendersi la grande importanza che riveste per tutti noi in questo momento ed il bisogno che sentiamo di coinvolgere ogni nostra “voce”, chiedendo a ciascuno di parteciparvi sentendosi pienamente nella possibilità di portare il proprio contributo, la propria esperienza, le proprie inevitabili riflessioni a qualsiasi livello possiamo essere e sentirsi coinvolti in questo nostro “camminare insieme”. Foligno 9 ottobre 2009 Il Consiglio di Amministrazione
Progetto CON LE FAMIGLIE
La Comunità La Tenda è partner di un progetto territoriale innovativo, denominato “Con Le Famiglie”, che nasce con l’obiettivo di fornire un aiuto concreto per garantire a tutti i bambini la miglior partenza possibile. In particolare, si occuperà di dieci famiglie in difficoltà del nostro territorio, che si trovano ad affrontare il grande cambiamento della nascita di un figlio. Il progetto nasce per volontà della Fondazione Valter Baldaccini ed è stato ideato dal Comitato Scientifico, di cui fanno parte la psicologa Marta Franci e la pediatra Mariolina Frigeri. Nella fase realizzativa prevede il coinvolgimento di molti professionisti e organizzazioni del territorio tra cui, oltre alla Comunità La Tenda, anche il Distretto Sanitario della USL UMBRIA 2. L’equipe di professionisti coinvolti nel progetto farà riferimento, nella modalità di intervento, al metodo Touchpoints teorizzato dal prof. Brazelton, pediatra americano recentemente scomparso che ha rivoluzionato l’approccio alla cura dei più piccoli. Per tutta la durata del progetto gli operatori saranno seguiti dal Centro di Formazione Touchpoints di Roma, distaccamento italiano del Brazelton Touchpoints Center della Harvard University di Boston. Per approfondimenti https://www.fondazionevb.org/it/news/al-via-il-progetto-con-le-famiglie
Facciamo i… conti! Narrare il sociale per generare sociale
Giornata di studio e formazione partecipata al lavoro sociale 21 ottobre 2016 presso Auditorium San Domenico, Foligno. Facciamo i conti è un’espressione che rimanda a molti significati della nostra lingua. Un’ingiunzione esclamativa ad affrontare le questioni spinose, un bisogno riflessivo di fermarsi e fare il punto, una necessità di valutare le risorse e le disponibilità economiche, un rivolgersi a quegli interlocutori che non possono essere estromessi né dal ragionamento né dalle azioni, perché i conti alla fine “non si fanno senza l’oste!”. Per noi il “conto” è soprattutto un “racconto”, una storia di quelle raccontate TRA le persone, che consenta alle esperienze di trasformarsi, di aprire a nuovi scenari, a nuove esperienze, a narrazioni generative. In qualsiasi modo pensiamo il lavoro sociale noi proviamo ad offrire alle persone ed ai territori, la possibilità di raccontarsi anche un’altra storia e magari altre ancora fino a produrre storie plurali. Abbiamo voluto porre domande non solo a noi stessi, ma ad interlocutori altri, a voci autorevoli che hanno accettato un confronto con noi. Il mondo del sociale per affrontare le sfide attuali non ha bisogno solo di “buone prassi”, ma anche e in particolar modo di “buone teorie”, per nuovi modelli di funzionamento ed intervento che permettano di generare cambiamento. Abbiamo creato insieme uno spazio di dialogo attraversato dai racconti che ciascuno può portare con l’intento di trasformarli in “conti” di un gruppo “narrante”. Il lavoro, organizzato in quattro grandi gruppi tematici, vuole riassumere gli attuali “luoghi” del lavoro sociale, con la presunzione di operare una utile contaminazione fra teoria e prassi. Il finale sarà affidato a Massimo Andrei, un Autore ed un grande Narratore che, grazie alla metafora favolistica, attraversa il sociale e lo attualizza rinominandolo. Con la sua performance ci piacerebbe accedere all’arte ed al bello, per restituire all’agorà sociale creatività e propositività al fine di ri-raccontarci generativamente!! La giornata è rivolta a tutti gli operatori del sociale, dei servizi, della scuola, della politica e dell’economia, cui chiediamo di partecipare come attori a loro volta, attraverso “i conti che contando” potremmo intrecciare. Enrico Mancini Presidente della Comunità La Tenda Coop. Sociale Potete scaricare materiale informativo e scheda d’iscrizione cliccando sui link seguenti: Brochure Talloncino Esplicativo Scheda di iscrizione Nota Bene: Sono riconosciuti 9 crediti ECM per: ☛ medici di famiglia ☛ neurologi ☛ psicologi ☛ psicoterapeuti ☛ infermieri Sono riconosciuti 8 crediti formativi per ☛ assistenti sociali Segreteria e prenotazioni Romina Menichelli 0742 352927 Cell. 347 0162086 narrareilsociale@gmail.com
Area della mediazione Socio-Lavorativa
La Comunità La Tenda Cooperativa Sociale gestisce Progetti Individualizzati di Integrazione Socio-lavorativa, realizzati dagli Operatori della Mediazione per persone appartenenti alle fasce svantaggiate della popolazione (L.381/91, Regolamento CE n. 2204/2002, Regolamento CE n. 800/2008), segnalate da un Servizio Sociale territoriale Comunale o della USL Umbria2, o inserite in percorsi di trattamento, di cura e di reinserimento in uno dei servizi residenziali o semiresidenziali della Cooperativa stessa. Gli Operatori della Mediazione gestiscono anche progetti di inserimento socio-lavorativo previsti dal Servizio di Accompagnamento al Lavoro (S.A.L.) della Zona Sociale 8 dell’Umbria e di altri eventuali progetti di formazione professionale e di inserimento socio-lavorativo, promossi e finanziati sul territorio da altri soggetti pubblici e privati del settore. Inoltre, gli Operatori della Mediazione della Comunità La Tenda Cooperativa Sociale vengono svolgono un’attività di Ricerca e Sviluppo, relativamente all’area dell’inserimento o reinserimento socio-lavorativo delle persone appartenenti alle fasce svantaggiate della popolazione, con particolare attenzione alle seguenti aree di progettazione: area del consolidamento (revisione e sviluppo di aree, attività e progetti già esistenti); area dell’innovazione (sviluppare, tramite una costante attività di rilevazione di bisogni ed emergenze sociali, la progettazione di nuove aree di intervento e la sperimentazione di progetti territoriali innovativi). L’ Operatore della mediazione della Comunità La Tenda Cooperativa Sociale si configura come un “progettista”, il cui lavoro si orienta contemporaneamente su due piani di riferimento: sul piano della relazione individuale, come ideatore di percorsi di formazione, inserimento o reinserimento in ambito lavorativo, in grado di valorizzare ed accrescere le capacità delle persone, attraverso l’assegnazione di ruoli sociali attivi, il sostegno individualizzato e la mediazione costante con le risorse e le opportunità del territorio di appartenenza, evitando, se possibile, la dispersione di eventuali competenze professionali precedentemente acquisite; sul piano dell’attenzione al territorio di competenza, come attento osservatore e conoscitore della realtà locale, della rete di servizi, opportunità, risorse e criticità in merito alla formazione professionale e all’inserimento socio-lavorativo e, conseguentemente, come ideatore e promotore di nuove idee, programmi e progetti. Il Progetto Individualizzato di Integrazione Socio-lavorativa: il percorso di ogni utente passa necessariamente da un progetto individualizzato in continua evoluzione e revisione, in cui vengono stabiliti gli obiettivi, costantemente verificati, ed individuate le strategie ritenute idonee al loro raggiungimento. Il Progetto prevede il coinvolgimento della persona svantaggiata, dal momento relativo alla definizione della situazione iniziale, alla condivisione e alla riflessione sulle scelte e sulle metodologie da adottare di volta in volta, secondo il principio dell’empowerment. In questo processo, l’Operatore della Mediazione diventa lo “strumento” che consente l’attivazione delle risorse dell’utente e che facilita la relazione con la rete territoriale su cui si trovano il suo contesto familiare, amicale e lavorativo. Infatti, pur avendo come finalità prioritaria la mediazione all’inserimento lavorativo, gli Operatori concordano con l’utente una presa in carico più generale che coinvolge, necessariamente, gli ambiti sociale, familiare e strutturale/funzionale (casa, mezzo di trasporto, …). Ogni Progetto Individualizzato si struttura in una serie di attività successive, ripetibili e modificabili in base alle esigenze personali e di contesto: Orientamento: fase di conoscenza approfondita della persona e di sostegno nella progettazione e nella realizzazione di percorsi di inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro. Definizione del progetto individualizzato: scelta condivisa degli obiettivi attesi e individuazione delle strategie, delle metodologie operative e delle rispettive responsabilità. Reinserimento socio-lavorativo: fase di accompagnamento della persona verso percorsi di formazione professionale e/o di inserimento lavorativo. Monitoraggio e verifica dei percorsi: attività di sostegno, di osservazione e di valutazione costante del percorso intrapreso che, spesso, impone anche interventi di mediazione da parte dell’operatore. Questo strumento prevede l’individuazione di step concordati, finalizzati all’analisi del percorso svolto, alla sua valutazione e, se necessario, alla ridefinizione di obiettivi e strategie. Valutazione finale: fase che prevede l’analisi e la valutazione conclusiva del percorso svolto e la definizione dei tempi e delle modalità di dimissione, da effettuare insieme alla persona e all’operatore del Servizio inviante. Il principio su cui si basa l’attività degli Operatori della Mediazione è quello dell’empowerment, del coinvolgimento attivo della persona presa in carico in tutte le fasi del percorso di reinserimento socio-lavorativo intrapreso. Altrettanto importante è il coinvolgimento costante e il coordinamento con gli operatori dei Servizi sociali e sanitari di riferimento. Il ruolo primario dell’Operatore è quello dell’attivazione e della cura della rete territoriale, nonché dell’accompagnamento della persona ad un scelta consapevole e ad un utilizzo appropriato delle risorse territoriali più utili al raggiungimento delle finalità prestabilite. Nell’ottica di una concezione di welfare “attivo”, volto cioè a sostenere gli individui nello sviluppo di capacità di responsabilizzazione ed autoprotezione nei confronti dei rischi sociali, i percorsi individualizzati progettati ed attivati dagli operatori perseguono tre obiettivi principali: l’integrazione, il reinserimento sociale della persona e lo sviluppo della sua autonomia, attraverso la crescita personale e professionale. Essere in possesso di un’occupazione non è, infatti, garanzia di inserimento sociale; il lavoro è sicuramente un dispositivo fondamentale di integrazione nel contesto di appartenenza e nella società in generale, ma l’attivazione della persona in situazione di disagio è un punto di arrivo di percorsi complessi e delicati, che necessitano di risposte articolate e personalizzate, integrate tra i diversi profili di intervento sociale. Infine, ma non di minore rilevanza, è l’obiettivo di “produrre” ricadute positive sul tessuto economico e sociale del territorio grazie ai programmi di reinserimento socio-lavorativo: aumento della percezione di sicurezza, della coesione sociale, della qualità della vita, del risparmio di risorse pubbliche, della cura e del contenimento delle problematiche sociali e socio-sanitarie.